GIOIELLI SARDI

La lavorazione

Ricco di preziose testimonianze, il territorio sardo è sempre stato al centro di un grande utilizzo dei gioielli sardi. Una grande varietà di monili sardi si è alternata durante i secoli, modificandosi e integrandosi con le numerose influenze esterne. Anelli, fedi sarde, catene, orecchini, spille e amuleti hanno costituito parte essenziale dell'abbigliamento sardo arricchendolo di elementi decorativi e simbolici.

Funzione del Gioiello Sardo

Il monile sardo in filigrana è stato fin da epoche remote simbolo di affermazione economica, fungendo spesso da bene rifugio e di investimento. Il gioiello in filigrana è stato sempre visto come una forma di tesaurizzazione, una merce di scambio, che grazie alle caratteristiche del metallo , indistruttibilità, facilità di conservazione e soprattutto facilità ad essere nascosto viste le piccole proporzioni, erano ritenuti un bene di rifugio e un investimento. È risaputo che nella società antica i monili servivano a mettere in risalto, le differenze sociali. Il gioiello non era quindi solamente un elemento che svelava lo stato civile della donna ma in base al numero alle dimensioni e soprattutto al materiale con cui veniva realizzato palesava chiaramente le condizioni sociali del proprietario.

I materiali

La Sardegna fin da epoche remote era conosciuta per le grandi quantità di argento, sotto forma di galena, presenti nei suoi giacimenti dell' Iglesiente e della Nurra. A questa motivazione dobbiamo probabilmente la presenza nel territorio sardo in maggioranza di gioielli in argento a discapito di quelli lavorati in oro. Un altra motivazione è da trovare nel fatto che nell'Isola erano presenti numerose e potenti corporazioni degli "argenters" e che avevano creato i loro centri di produzione in vari punti strategici della Sardegna. Anche l'oro era utilizzato nei gioielli sardi anche se in misura ridotta rispetto all'argento, sia per il costo più alto del metallo sia per la limitatezza delle risorse. Grande utilizzo inoltre era fatto del corallo, che veniva utilizzato per realizzare numerosi amuleti con funzione propiziatoria.